INTERVISTA AL GIORNALISTA FRACASSO GIUSEPPE
Buongiorno a tutti, quest'oggi ho avuto il piacere di intervistare il bravissimo Giornalista Giuseppe Fracasso, giurato del Premio Letterario Nazionale e Internazionale "Parole a Sud-Est".
-Parlaci della tua attività di giornalista
Sono diventato giornalista pubblicista il 24 luglio 2018. Mi sono interfacciato a questa professione iniziando a collaborare con una web tv del mio paese e successivamente con diverse testate cartacee, televisive e radiofoniche del territorio salentino. Analizzo e verifico gli avvenimenti e come si dice nel gergo comune "confeziono la notizia”, augurandomi di poter suscitare l'interesse e l’attenzione del lettore.
-Quali sono secondo te le nuove sfide del giornalismo nel 2024?
Il giornalismo, purtroppo, sta attraversando un periodo caratterizzato da incertezze economiche, Ciò ha comportato perdite di posti di lavoro e la chiusura di giornali locali...
-Come ti è nata la passione per i libri?
Ho sempre letto i libri e i romanzi immedesimandomi con la storia stessa, quasi ne facessi parte. A tal punto da volere di più. Mi sono innamorato in maniera totale della lettura soprattutto durante il periodo della scuola superiore. Da lì si è aperto un mondo magico per me, che non ho mai più abbandonato.
-Sarai un giudice severo al Premio Letterario?
Serietà, correttezza e concentrazione saranno i tre punti fondamentali per questo compito che mi è stato richiesto e che ho accolto con piacere.
-Parlaci di Giuseppe al di fuori della scrittura.
Mi piace essere attivo nel mondo del volontariato e dell’associazionismo culturale. Nel tempo libero preferisco viaggiare e scoprire nuove realtà. Ho una sorella e un fratello e sono zio di due meravigliosi nipotini. Collaboro con la Caritas della mia parrocchia, perché credo che la solidarietà, non può essere demandata solamente a enti ed istituzioni ma è compito di tutti e di ciascuno.
-Quali sono i tuoi progetti futuri?
Vorrei occuparmi di cose belle e dare voce a chi non ne ha. Per realizzare tutto ciò, le idee non mancano. Quanto prima valuterò il cosiddetto “da farsi”.
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