INTERVISTA A ELENA BONINO, AUTRICE DEL ROMANZO CONTRATTO MATRIMONIALE
-Come ti è nata la passione per i libri?
Ho ereditato la passione per i libri dai miei genitori. In casa mia non sono mai mancati. Mamma mi leggeva le favole. Le prime sono state: ‘’Biancaneve e i sette nani’’ e ‘’Il gatto con gli stivali’’. La lettura del giornalino a fumetti: ‘’Topolino’’ era un appuntamento settimanale fisso. Papà mi ha insegnato l’importanza della lettura per apprendere e conoscere. I libri sono miei cari e fidati amici.
-Da quando hai cominciato a scrivere?
Io scrivo da sempre, fin da quando ho imparato a leggere e a scrivere. Mi inventavo storie con protagoniste me e le mie amiche: Sara, Francesca e Lia. A volte le recitavamo anche queste storie, davanti alle nostre famiglie e la nostra ricompensa era andare a prendere un gelato insieme.
-Di cosa parla “Contratto matrimoniale?”
Il romanzo è ambientato a Londra nel 1830. Il protagonista maschile è Benjamin Hill, un ricco mercante. Un giorno a Londra soccorre una ragazza che vede svenire. La ragazza si chiama Chiara Smith ed è una sarta che lavora per Mister Worth (sarto davvero esistito). Decide di prendersene cura, prima l’accompagna a casa e poi le fa recapitare cibo e legna dal suo assistente. Quando scopre che il padrone di casa della ragazza vuole approfittarsi di lei, la difende e la porta nella propria dimora insieme alla madre malata, Lucy. Ben, dopo l’indagine del suo assistente Joseph, viene a scoprire che la ragazza non è una persona qualunque, ma che oltre ad essere una lady, è la figlia dell’uomo che l’ha aiutato ad uscire dalla povertà, Lord Adam Blackwood Smith, duca di Lancaster. La giovane lady e la madre sono finite in povertà perché lo zio dilapidò il patrimonio di famiglia in: alcol, gioco d’azzardo e donne. Poi sparì. In seguito, dopo aver fatto credere a tutti di essere partita per l’India con la madre, Chiara trovò lavoro come istitutrice presso una nobile famiglia di York, ma perse quel lavoro per essersi schierata dalla parte di una cameriera, Anna Bakery, che aveva subito violenza dal figlio dei suoi datori di lavoro. Anche il padre di Ben era un mercante, la sua nave venne sorpresa da una tempesta e colò a picco con tutto il suo carico. I suoi soci falsificarono dei documenti, attribuendo il risarcimento dei danni a lui. La famiglia perse ogni cosa e finì in mezzo ad una strada. Così le propone un lavoro: diventare sua moglie in cambio di una rendita. Lady Chiara Blackwood Smith, duchessa di Lancaster non crede nell’amore, ha incontrato troppi uomini malvagi nella sua vita, ha un titolo nobiliare, ma non i soldi per dare giustizia ad Anna e ricomprare le sue proprietà. Anche Benjamin non crede nell’amore, le donne l’hanno solo usato per diletto, ha i soldi, ma gli manca un titolo nobiliare per ampliare i suoi commerci, quindi il loro contratto pre-matrimoniale sembra perfetto. La famiglia di Ben, composta da sua madre, il fratello, la cognata ed i loro pestiferi figli, trova strano che l’uomo abbia scelto di sposarsi e proprio con Chiara, che non assomiglia per nulla alle donne che lui è solito frequentare. E’ una persona: umile, dolce e tranquilla, senza molte pretese. Addirittura si interessa del lavoro di Ben chiedendo di visitare il suo ufficio e il porto dove salva una mamma gatta coi piccoli ed un bambino povero che l’ha derubata. Le due future consuocere sembrano andare molto d’accordo tra di loro. La madre di Ben spesso lo mette in imbarazzo e la cognata tartassa Chiara di domande. Chiara si sente attratta da Ben, ma sa che non può permettersi di innamorarsi, perché teme le spezzerebbe il cuore; lui non può permettersi di innamorarsi di lei, perché teme che l’oscurità che si porta dentro possa spegnere la sua luce, ma la riempie di attenzioni ed è sempre gentile. Ma davvero si tratta solo di affari o tra di loro sta nascendo qualcosa come afferma Joseph, l’assistente di Benjamin?
-È un’opera autobiografica?
Ho qualcosa in comune con Chiara. Il suo dolore per la morte del padre è il mio dolore, perché anche io ho perso mio padre. Sono passati cinque anni, ma la sofferenza non è diminuita. Il mio carattere è simile al suo: sono una persona timida, riservata e tranquilla. Lei è stata un’istitutrice ed io sono un’insegnante. Amo gli animali come lei.
-A quali lettori si rivolge in particolare?
Il mio libro si rivolge a coloro che amano i racconti d’amore con sfondo storico. E’ adatto a tutte le età. L’Ottocento è un periodo storico che apprezzo e che è presente sovente nei miei racconti. E’ per coloro che per qualche ora vogliono dimenticare tutto ciò che di brutto succede nel nostro mondo ed assaporare atmosfere romantiche, di buoni sentimenti e di valori a volte dimenticati come: l’amicizia, il rispetto, l’educazione e l’aiuto verso chi si trova in difficoltà.
-Parlaci di Elena al di fuori della scrittura.
Risiedo in un piccolo paese del Piemonte. Al di fuori della scrittura sono una docente di Discipline Sanitarie da diciannove anni alla scuola secondaria di secondo grado. Sono laureata in Farmacia, ho conseguito un Master di primo livello in ‘’Metodologie dell’insegnamento e didattica multimediale per l’apprendimento attivo’’; un Corso di Perfezionamento Post lauream in:‘’Educazione e insegnamento multiculturale: elementi di didattica’’ e in:‘’Bisogni Educativi Speciali: Metodologie Didattiche per la gestione di Disturbi Evolutivi Specifici’’, oltre ad un Corso di Specializzazione Biennale Post lauream in:‘’Teoria e metodologia della valutazione e della programmazione scolastica: elementi di didattica’’. Amo leggere, ricamare e prendere il tè con le mie amiche più care. Mi piace coccolare e giocare con il mio gatto Merlino. Sono una persona molto timida e riservata. Amo la Formula 1, passione ereditata da mio papà e Star Wars. Infatti, per l’aspetto fisico di Bajamin Hill mi sono ispirata a Ewan Mc Gregor nei panni di Obi Wan Kenobi.
-Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente continuerò a scrivere: racconti, favole, poesie e articoli. Anche perché collaboro con una rivista di ecologia. Spero con tutto il cuore di poter pubblicare ancora altri dei miei racconti.
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