INTERVISTA A DAVID LUCIFER, AUTORE EMERGENTE DI DETECTIVE WOLF:ATTILA
Quest'oggi ho il piacere di intervistare David Lucifer, nuovo autore thriller molto talentuoso!
-Come ti è nata la passione per i libri?
La passione per i libri è nata da giovanissimo con il libro Cuore regalatomi da mia madre. Ricordo il primo libro che ho acquistato quasi per gioco, “Pancreas" di Giobbe Covatta, poi ho volto il mio interesse per i libri gialli, quelli basati su storie vere e quelli storici (e pensare che a scuola la storia la odiavo).
-Da quando hai cominciato a scrivere?
L’idea di scrivere un libro mi girava in testa da diverso tempo, un primo tentativo lo feci nel 2007 ma non avendo molto tempo libero, abbandonai dopo un paio di mesi. Con la pandemia ho rispolverato questo desiderio e ne ho scritti due, altri due sono in lavorazione .
-Di cosa parla “DETECTIVE WOLF:ATTILA?”
Detective Wolf è il protagonista di una serie di romanzi gialli. Investigatore privato con un Q.I. leggermente sopra la media, svolge prevalentemente servizi di poco conto ma, durante uno di questi, per puro caso riesce a smantellare un grande traffico di droga, fatto che lo metterà in luce agli occhi del Magistrato Baldini. Vive in un appartamento senza grandi pretese insieme al suo inseparabile Rottweiler di nome Attila, suo partner anche nel lavoro. Il suo cuore batte forte per Silvia ma la timidezza e la paura di perderla gli impediscono di dichiararsi , ci riuscirà?
-E' un romanzo autobiografico?
In parte si, lavoro nella sicurezza da circa 20 anni e svolgo servizi anche con il supporto di unità cinofila. Attila, il mio Rottweiler, esiste nella realtà e fa tutto ciò che narro nei romanzi, per tutto il resto, cose e persone, è interamente frutto della mia immaginazione.
-Parlaci di David al di fuori della scrittura
Un passato da imprenditore con la passione per la divisa. Ancora oggi rimpiango il fatto di non aver colto l’occasione di arruolarmi durante il servizio militare (ai miei tempi era ancora obbligatorio). Curioso e puntiglioso, testardo e un po' permaloso. Leggo tutto ciò che riesce ad attirare la mia attenzione, che si parli di cucina o della scissione dell’atomo poco importa. Amo viaggiare e lo faccio appena riesco ad avere del tempo per me (sempre meno ultimamente), fare sport, tennis per l’esattezza e le gite fuori porta. Al mio fianco da qualche mese c’è una donna meravigliosa di nome Nadia, splendida e di gran cuore (non per niente riesce a sopportarmi).
-Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ovviamente il mio più grande desiderio è quello di riuscire a diventare uno scrittore affermato, di poterlo fare come lavoro. Un lavoro non sarà mai pesante se ci metti passione e la mia per la scrittura è immensa. Il mio desiderio più grande? Entrare in metropolitana e vedere, tra tutte le teste chine con lo sguardo puntato sul cellulare, una che, al primo impatto non differisce dalle altre ma il cui sguardo sta puntando su un mio libro.
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